
Segreto 1: La strategia migliora il risultato
Nell’attuale contesto di mercato, che richiede sempre maggiore flessibilità nel fronteggiare cambiamenti repentini, uno dei vantaggi competitivi di un’azienda consiste nel creare le condizioni affinché tutte le componenti “umane” fondamentali del proprio business, all’interno e non solo, siano costantemente allineate con gli obiettivi strategici che si intendono perseguire.
Ogni azienda, infatti, per crescere, svilupparsi, adattarsi ai mutamenti di mercato e vincere la propria sfida, dovrebbe adottare un orientamento strategico strutturato, ovvero identificare alcuni fattori chiave che le consentano di impostare in maniera ordinata e mirata (quindi strategica) la propria azione.
Impropriamente, è opinione diffusa che tale approccio sia appannaggio delle imprese di grandi dimensioni. In realtà, è una pratica che si sta diffondendo anche nelle aziende di minori dimensioni. Tuttavia, questa prassi spesso si riduce a enunciazioni contenute in documenti ufficiali e fatica a diventare patrimonio comune dell’azienda.
Per poter innescare un forte allineamento strategico, che permetta di convogliare tutte le componenti vitali dell’azienda e che le spinga in maniera coordinata verso il raggiungimento degli obiettivi, è necessario costruire una cultura aziendale diffusa, permettendo che i fattori chiave si trasformino in concetti vivi, sentiti dall’organizzazione e sempre presenti nelle dinamiche aziendali.
Adottare un orientamento “strutturato” significa basare la propria azione sulla chiara definizione:
- del proprio sogno (o vision) che rispecchi gli ideali, i valori e le aspirazioni future dell’impresa
- del proprio scopo ultimo (o mission) cioè la giustificazione stessa della sua esistenza e, al tempo stesso, ciò che la contraddistingue rendendola unica e che costituisce il suo vantaggio competitivo rispetto ad altre
- dei propri valori, che devono uniformare i comportamenti di tutti gli appartenenti al mondo dell’azienda stessa.
In pratica, parliamo di cosa l’azienda vuole essere da grande, del come ci vuole arrivare e di che tipo di risorse (espresse dai valori, tradotti in comportamenti) deve disporre per raggiungere i propri obiettivi di breve, medio e lungo periodo, tenuto conto delle modificazioni che il concetto di tempo sta avendo nella nostra era.
La strategia aziendale – e l’allineamento che ne deve conseguire – deve rispondere alla logica del cosiddetto “principio delle 5 C“. Infatti, essa deve essere:
- Chiara, nella definizione, nei tempi, nell’articolazione e nelle finalità
- Coerente, con la vision, la mission, i valori, il posizionamento che l’azienda si è scelta e soprattutto con le azioni pratiche che vengono poste in atto tutti i giorni, in tutti i processi aziendali e da tutte le risorse coinvolte
- Condivisa, con tutti i manager e gli opinion leader interni: condivisa non significa comunicata bensì costruita, discussa ed articolata tramite focus group, comitati o qualunque altra modalità utile a raggiungere tale scopo; quando essa diventa un diktat top-down (non certo nella definizione della strategia stessa, che rimane una prerogativa dell’azienda e/o dell’imprenditore, ma nella sua articolazione operativa), si riducono fortemente le possibilità di una partecipazione innovativa e “imprenditoriale” di tutte le risorse coinvolte nella costruzione del suo successo
- Comunicata, a tutti i dipendenti e anche, in una logica di collaborazione e inclusione, ai fornitori, ai partner, ecc.
- Controllata, nella sua applicazione, tramite gli strumenti di valutazione interni ed esterni, per poterla costantemente adeguare ai cambiamenti di mercato e di contesto nonché per apportare i necessari correttivi.
Se la strategia viene uniformata a tale principio, gli effetti sul business – e soprattutto sulla percezione dell’azienda da parte dei suoi stakeholder – possono essere molto più che positivi.
Infatti, un’azienda che mantiene e gestisce le 5 “C” della sua strategia potrà godere di:
- Un’alta motivazione delle proprie risorse umane, che sentiranno di essere parte di un’entità definita e riconoscibile e che considereranno come propria
- Un forte incremento della produttività, reso possibile dalla forte spinta motivazionale delle proprie risorse
- Un’imprenditorialità diffusa perché ciascuno si sentirà realmente owner delle proprie attività e responsabilità e si impegnerà per il loro successo – come se l’azienda fosse propria – e per lo sviluppo continuo di innovazioni (di prodotto e di processo) che potranno consentire il conseguimento e il rafforzamento del vantaggio competitivo della società nel proprio mercato di riferimento
- Un’aumentata rapidità d’esecuzione, che permetterà di ottenere un raggiungimento massimizzato degli obiettivi in minor tempo e con maggiore efficienza
- Un più veloce time-to-market e una maggiore capacità di cambiare rotta, in caso di evoluzioni positive di mercato impreviste o di crisi repentine, consentendo all’azienda di essere maggiormente reattiva e quindi di cogliere in fretta le opportunità o, al contrario, di mettere in campo velocemente ed in maniera coordinata le azioni necessarie per proteggere il proprio business
- Lo sviluppo di una forte identificazione con il Brand, che legherà le risorse (interne ed esterne) all’azienda stessa piuttosto che all’organizzazione o ai manager/leader, consentendo la sostenibilità nel tempo di tale relazione
- Una maggiore facilità di gestione dei momenti «negativi» in cui sarà meno difficile far accettare alle risorse aziendali alcuni sacrifici e in cui l’azienda, anzi, potrà contare sul loro apporto professionale ed imprenditoriale per mettere in campo soluzioni che minimizzino l’impatto del momento di crisi sul business e sulla struttura
- Un grande moltiplicatore dei successi, che permetterà di coinvolgere nella loro celebrazione tutta l’organizzazione e di far sentire tutti partecipi della loro realizzazione.
Questi principi non sono appannaggio di aziende strutturate e complesse ma possono agevolmente essere patrimonio di ogni azienda – grande o piccola, dal brand di lusso al produttore di componentistica che ambisca a realizzare il proprio sogno, in maniera sostenibile e di successo.
- Posted by yourhr
- On 24 Aprile 2018
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