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WELFARE E DETASSAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO

di Emanuela Sermidi, Senior Advisor yourHR


 

Mai come oggi la volontà delle imprese è di sostenere il benessere, non solo professionale, dei propri collaboratori che sono la risorsa strategica a tutti gli effetti delle aziende.

L’attenzione alle esigenze delle persone ha un impatto importante sulle performance e sulla motivazione.

Il miglioramento del work-life balance è una leva importante per la crescita armonica dell’azienda.

Tutto questo si traduce in “cost optimization” e per un’analisi propedeutica allo sviluppo di un piano di welfare YourGroup è a disposizione.

 

PIANO WELFARE: UNA SOLUZIONE

  • Disporre di pacchetti retributivi migliori per attrarre nuovi talenti e avere a disposizione leve di gestione innovative
  • Motivare il personale, in particolare dopo integrazioni/ristrutturazioni
  • Aumentare la capacità di spesa delle persone
  • Aumentare la Brand Image aziendale e valorizzarla quale luogo di lavoro nei confronti dei competitors
  • Efficienza fiscale/Piano welfare
  • Aumentare il livello di fidelizzazione dei dipendenti e ridurre il turnover
  • Migliorare le performance e l’efficienza

 

PIANO WELFARE: I VANTAGGI

Per i dipendenti:

  • I benefit inclusi nel piano NON concorrono a formare il reddito e quindi NON sono tassati
  • Diventano consapevoli dell’effettivo valore del benefit e dell’effettivo costo sostenuto dall’azienda

Per l’azienda

  • I benefit sono soggetti a contribuzione agevolata o ne sono esenti
  • L’azienda blocca nel tempo il budget per i benefit: l’impresa non offre un benefit (il cui costo può aumentare nel tempo) ma mette a disposizione un budget.

PREMI DI RISULTATO: TASSAZIONE RIDOTTA

Tanti contratti collettivi prevedono i premi di risultato, ecco una buona soluzione per salvaguardare il potere d’acquisto degli importi erogati.

TASSAZIONE RIDOTTA

  • L’importo lordo pagato per premi di risultato è tassato (lato dipendente) con tassazione separata al 10%, entro l’importo lordo di 3.000 euro, con reddito imponibile massimo annuo di 80.000 euro.
  • Il limite di 3.000 euro può essere innalzato a 4.000 euro, coinvolgendo i dipendenti nelle scelte organizzative (es. partecipazione a riunioni per determinare i criteri di qualità, suggerimenti di miglioramento nei processi etc).
  • Il premio deve esser erogato in ragione del raggiungimento di obiettivi misurabili e verificabili

Criteri definiti in modo esaustivo nel D.M. 25.03.2016.

  • Importi ed obiettivi di miglioramento devono essere concordati attraverso un accordo sindacale (aziendale, territoriale, di settore o nazionale).
  • Il costo per l’azienda non cambia, ma il dipendente percepisce una somma netta più alta (in altre parole l’Azienda può anche allocare a budget una somma lorda inferiore per garantire al dipendente lo stesso netto oggi percepito).

PREMI DI RISULTATO: BENI E SERVIZI INVECE DI CASH

E’ possibile sostituire l’erogazione del premio con l’assegnazione di beni o servizi, esenti da tasse e contributi:

  • Contribuzione per pensione integrativa
  • Assicurazione sanitaria integrativa
  • Piano azionario (SPP-Share Purchase Plane)
  • Beni e prodotti,
  • Erogazione di servizi
  • Eventi ricreativi
  • Istruzione ed educazione
  • Badanti o infermieri per parenti disabili o anziani
  • Trasporto collettivo

In pratica: l’Azienda alloca un budget di spesa, lasciando a ciascun dipendente la possibilità di scegliere tra beni/servizi che interessano. Di fatto l’Azienda spende meno, riuscendo a dare di più ai dipendenti.

Predisporre un accordo finalizzato all’erogazione del premio di risultato comporta la conoscenza di tecnicismi e normative complesse. Le esenzioni fiscali e contributive vanno applicate nel rispetto dei massimali previsti dall’Agenzia delle Entrate.

Gli HR Fractional Executive Manager di YOURgroup possono supportare le aziende in tutto il processo.

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  • Posted by yourhr
  • On 1 Marzo 2021
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