Learning Agility – L’era dell’Apprendimento Agile
di Ilaria Agosta, Senior Advisor yourHR
Nell’esperienza di chi lavora nelle funzioni del Personale (preferisco Personale rispetto a Risorse Umane, che sento un po’ limitante nel nostro contesto sociale) può ancora capitare di ricevere richieste un po’ ruvide, che potrebbero essere applicate a ingranaggi meccanici, più che a persone.
‘Ti ho chiesto di cambiarmi quel tipo che non funziona già da due settimane, ci vorrà ancora molto?’
La difficoltà nell’aiutare i collaboratori delle organizzazioni a rimanere attivi e focalizzati è trasversale all’età, al genere, al tipo di lavoro svolto, sebbene in alcune categorie la concentrazione di persone che manifestano un interesse piuttosto tiepido rispetto al proprio lavoro sia più alta.
Nei momenti più prosperi, travolti dalla pressione delle urgenze ma alimentati dai flussi economici positivi, il livello di tolleranza verso le situazioni meno performanti tende a salire. Quando il rischio aumenta sentiamo invece la necessità di avere tutti a bordo e coinvolti. Possiamo utilizzare una serie di metodi e tattiche conosciuti e consolidati, ma siamo sempre alla ricerca di sistemi innovativi e competenze ancora inesplorate che ci possano sostenere nell’ambiente VUCA (volatile, uncertain, complex, ambiguous).
Da tempo abbiamo iniziato ad apprezzare la capacità di imparare, unita alla capacità di disimparare, ossia di cambiare le proprie abitudini rassicuranti per adottare mindset, comportamenti , modi di lavorare sconosciuti, che implicano l’uscita dalla propria zona di comfort e la necessità di attingere a capacità ed energie insospettabili. Learn, unlearn, relearn, insieme a upskilling e riskilling, sono entrati nel nostro vocabolario e hanno aperto la strada al concetto di learning agility, intesa come
- l’attitudine ad affrontare il nuovo con curiosità ed entusiasmo, ma anche senso critico e capacità di ragionamento autonomo
- la capacità di apprendere dai propri errori (cito un amico … se devo fare errori preferisco farne di nuovi piuttosto che ripetere quelli vecchi)
- la rapidità nel tradurre in pratica i nuovi apprendimenti
Ci sono vari ambiti di applicazione del concetto : dalle nuove frontiere della formazione alla misurazione tramite assessment.
Portare la learning agility nelle esperienze formative significa dare vita a percorsi in cui una parte dell’apprendimento, quello cognitivo, è modellato per adattarsi alle caratteristiche di ogni singola persona, che potrà avvicinarsi ai nuovi contenuti secondo le proprie modalità preferite, in termini di orari tempi luoghi e media utilizzati. Una opportunità inedita, un notevole aiuto per chi si trova nell’era dell’apprendimento continuo, in situazioni che aprono margini di decisionalità per chiunque e di conseguenza richiedono più competenza per effettuare scelte appropriate.
L’esperienza e l’allenamento integrano l’apprendimento teorico e sono un ingrediente fondamentale per ottenere l’auspicato cambiamento dei comportamenti.
Un atteggiamento mentale orientato all’agilità permette di accogliere le trasformazioni dell’ambiente e armonizzarle con i processi produttivi a cui siamo dedicati. L’atteggiamento con cui ci poniamo impatta in modo sensibile sull’apprendimento che possiamo conquistare. Ed è proprio il desiderio di crescere la molla più potente per essere agili nell’apprendimento. Imparare non è facile. Richiede determinazione fatica e impegno.
Essere agili nell’imparare richiede anche curiosità, energia, entusiasmo. Esiste la possibilità di ‘misurare’ e ‘misurarsi’ per comprendere il livello della propria predisposizione personale. Gli assessment puntano a mettere in evidenza alcune caratteristiche che consentono alle persone di imparare agevolmente e tradurre rapidamente nella pratica quanto appreso.
Coloro che lavorano nelle aree del Personale sono consapevoli che non tutte le persone sono animate dalla passione verso il miglioramento di sé e la crescita professionale. La sfida sta proprio nel creare una cultura aziendale che indichi e premi la via della employability, come naturale risposta alla crescente obsolescenza di competenze e conoscenze. Il lock down ha dimostrato che apprendere nuovi modi di lavorare è – se le condizioni lo richiedono – più facile di quanto potessimo immaginare. Addirittura certi rapidi cambiamenti non li avremmo ritenuti possibili, invece ora li abbiamo realizzati con una rapidità insospettabile. E abbiamo capito che l’agilità nell’apprendimento si traduce in possibilità – per organizzazioni e persone – di rimanere protagonisti del mercato anche in ambienti turbolenti.
- Posted by yourhr
- On 10 Settembre 2020
- 0 Comments